martedì 8 gennaio 2019

E parlo con te

Ho immaginato di parlarti tante volte, lì seduti davanti a quel caffè, solo che tu non bevi caffè e è così difficile parlare e  comprendersi.
Ho immaginato di guardarti, ti ho detto così tante parole, solo che adesso il vento le ha rubate tutte e, ancora dimentico che tu non parli, sussurri appena.
Sei lapidario, tagliente, non combacia mai nulla e non coincide niente.
Poi finisce che ci alziamo, le mie guance sono arrossite, gli occhi grigi brillano mentre vengono catturati di tuoi.
Che colore hanno i tuoi occhi?
Sai che non lo so!
Sai che non ricordo neppure il suono della tua voce?
Forse è notte, invece no è giorno e queste sono solo parole o meglio un idea che ho scritto...
Mi perdo, si io mi smarrisco dentro l'inatteso, fra la sorpresa e lo scintillio della magia che regala lo stupore.
Tutto è sorpresa e per un istante, un breve momento, tu sei in ogni cosa...
Breve dialogo con il signor S.

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